L’idea è nata quasi per gioco, un anno fa, nel box Red Bull durante il Gran Premio d’Inghilterra. Alcuni giocatori del Leeds United erano ospiti del team, immersi tra motori, strategie e adrenalina. È lì che, scherzando, hanno immaginato una sfida surreale: competere contro una monoposto di Formula 1 in una gara di velocità… con qualche ostacolo a rendere il tutto più interessante. Un pensiero che sembrava irrealizzabile, ma che ha preso forma e si è trasformato in uno show unico andato in scena sul sacro prato di Elland Road.
Da una parte, Arvid Lindblad, giovane promessa della Formula 2, al volante della leggendaria RB7. Dall’altra, tre calciatori pronti a tutto: Willy Gnonto, Largie Ramazani e Isaac Schmidt. Il tracciato? Una corsa da un’area di rigore all’altra e ritorno, con due elementi a complicare le cose: il terreno erboso dello stadio e una curva a 180 gradi da affrontare per tornare verso il punto di partenza.
La gara è stata combattuta fin dal primo secondo. I calciatori, più agili sulla corta distanza, sono partiti fortissimo, approfittando della partenza lenta della monoposto sull’erba. Ma appena la RB7 ha trovato trazione e spazio per sprigionare tutta la sua potenza, il risultato è cambiato: Lindblad ha recuperato e superato i rivali, tagliando simbolicamente il traguardo per primo. La Red Bull ha vinto, ma lo spettacolo è stato nel confronto tra due mondi così diversi.
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