Ci sono voci che non raccontano solo partite, ma pezzi di storia. Bruno Pizzul era la voce di un calcio romantico, capace di farci sognare davanti alla TV, di accompagnarci nelle “notti magiche” con il suo stile inconfondibile, fatto di eleganza, misura e passione sincera.
Il suo iconico “gentili ascoltatori”, il tono pacato ma coinvolgente, la capacità di emozionare senza mai urlare: un modo di raccontare il calcio lontano dall’enfasi esasperata di oggi, che resta nella storia e lo ha reso uno dei più imitati di sempre.
Il calcio perde un simbolo, un vero gentiluomo del microfono. Ma chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo sa che quella voce continuerà a risuonare per sempre.
Grazie, Bruno.
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