F1: È DAVVERO ADDIO AGLI SPONSOR TABACCHI?

F1: È DAVVERO ADDIO AGLI SPONSOR TABACCHI? F1 E TABACCO: SPONSORSHIP ANCORA IN ESSERE Nel 2001 la Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) si è unita al resto del mondo sportivo ponendo fine alla sponsorizzazione del tabacco entro la fine della stagione 2005. Tuttavia non è stato così. Philip Morris e British American Tobacco, infatti, hanno mantenuto rapporti di sponsorizzazione con la F1.

F1 E TABACCO: SPONSORSHIP ANCORA IN ESSERE
Nel 2001 la Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) si è unita al resto del mondo sportivo ponendo fine alla sponsorizzazione del tabacco entro la fine della stagione 2005.
Tuttavia non è stato così. Philip Morris e British American Tobacco, infatti, hanno mantenuto rapporti di sponsorizzazione con la F1.
-1968: prima sponsorizzazione dei team di F1 autorizzata dalla FIA. Le aziende produttrici di sigarette si sono fatte avanti.
– Anni ’70 e ’80: boom sponsorizzazioni (marchio completo e i loghi dei prodotti sulle auto e tute dei piloti)
Due i marchi principali:
PMI, che pubblicizzava Marlboro sulle Ferrari rosse, e Imperial Tobacco con John Player Special.
-Nel 2003, intanto: trattato sulla salute globale (la Convenzione quadro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul controllo del tabacco)
-2006: divieto di sponsorizzazione del tabacco raccomandato dalla FIA.

Risultato ottenuto?
Spesa ridotta, mai estinta con metodi creativi per aggirare le regole (Curiosità: Marlboro è ricorsa spesso ai codici a barre e ad altre trasformazioni geometriche)
Ferrari e McLaren, ancora oggi, sono legate a sponsorizzazioni con aziende produttrici di tabacco:
-Ferrari con Philip Morris: nel 2018 campagna promozionale denominata “Mission Winnow”. Interrotta nel 2019 in seguito ad indagine da parte dell’Australian Communications and Media Authority (ACMA)
-McLaren con British American Tobacco (BAT): dal 2019 accordo di sponsorizzazione esteso successivamente negli Stati Uniti

Lo scenario attuale
L’analisi di Formula Money for STOP suggerisce che la spesa per il tabacco potrebbe essere la più più bassa dal 1989, intorno ai 40 milioni di dollari nel 2022.
Le aziende hanno comunque hanno ricevuto un’esposizione significativa per i loro soldi, raggiungendo l’enorme pubblico globale della F1 attraverso molteplici canali:
-Netflix
– Il digitale
– La tv
– Gli esport.

Netflix
La ricerca mostra un legame tra le immagini del tabacco mostrate nella stagione 4 di “Drive to Survive” e il rischio di vaping:
– Il 35,8% dei minuti trasmessi conteneva marchi legati al tabacco: PMI 97 minuti, BAT 73 minuti.
-Ampliata l’attrattiva di questo sport per il pubblico di massa, tra cui giovani e donne. Questo offre ulteriore pubblico globale

Copertura televisiva
Con le trasmissioni globali, le aziende del tabacco possono fare pubblicità agli spettatori di Paesi con restrizioni pubblicitarie.
Nel 2022:
-Le prime cinque gare della stagione hanno attirato il 49% in più di telespettatori negli Stati Uniti rispetto al 2021
 -Grazie al debutto di Zhao Guanyu, il primo pilota cinese in categoria, la F1 è tornata sull’emittente statale CCTV in Cina, il più grande mercato del tabacco al mondo.
-Ungheria, Italia e Giappone sono stati citati come mercati chiave per i prodotti a base di tabacco riscaldato.

I social media e il digitale
La copertura online e sui social media della F1 è in piena espansione con la conquista e interazione di nuovi giovani da parte anche degli sponsor:
– I follower sulle principali piattaforme sono aumentati del 40% rispetto al 2020, mentre il coinvolgimento totale è aumentato del 74% a 1,5 miliardi.
– Circa il 63% in più di utenti ha visitato F1.com, portando il totale a 113 milioni.
– Su tutte le piattaforme, le visualizzazioni dei video sono aumentate del 44%, raggiungendo i 7 miliardi.

eSport
Gli esports attirano un pubblico giovane, con il 38% dei fan di età inferiore ai 24 anni.
Il videogioco ufficiale di F1 non mostra marchi legati al tabacco. Tuttavia, nel 2021, BAT ha lanciato una serie di esports di celebrità sponsorizzati da Velo, il suo marchio di sacchetti di nicotina, che ha aggirato queste restrizioni.

FIA, F1 e governi cosa possono fare di più per limitare la sponsorizzazione delle aziende produttrici di tabacco?

MarioM

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