«Dobbiamo giocare questa partita adesso, dobbiamo giocare green».
Morten Thorsby, centrocampista della Sampdoria, ha le idee chiare. Da tempo promotore di un messaggio positivo sul tema dell’ambiente, ora la responsabilità è maggiore grazie all’organizzazione da lui creata We Play Green.
Cos’è We Play Green?
We Play Green è una fondazione globale senza scopo di lucro nata nel 2021 che utilizza il potere del calcio per accelerare la svolta ecologica.
Da dove nasce?
● Cresciuto tra la natura norvegese, tutto è iniziato nel 2015 quando Morten Thorsby, calciatore professionista e ambientalista, ha letto l’articolo “Keep it in the ground” sul Guardian.
● Poco dopo, è riuscito a convincere la sua squadra di calcio olandese, l’Heerenveen, ad acquistare delle biciclette per i giocatori per spostarsi dal centro di allenamento allo stadio e a ridurre significativamente l’uso di bottigliette di plastica.
● Nel 2020, un incontro con il Ministro dell’Ambiente italiano, Sergio Costa, ha gettato il seme nella mente di Morten per presentare un progetto che collegasse lo sport più seguito al mondo al problema più urgente.
È nato così We Play Green.
Obiettivi
La missione di We Play Green è:
● Accelerare la svolta verde, riconoscendo l’imminente minaccia del cambiamento climatico e del degrado ambientale;
● Attraverso il potere del calcio, ispirare e mobilitare il sostegno globale per questo cambiamento vitale, promuovendo un mondo sostenibile in armonia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Progetti
Gli obiettivi vengono mandati avanti attraverso dei programmi:
● energy
● fashion
● city
● rainforest
I giocatori coinvolti diventano WPG Team Players. Il programma per giocatori, unico nel suo genere, fornisce a questi atleti un curriculum sulla sostenibilità e una formazione sui social media, consentendo loro di raggiungere e motivare efficacemente il loro vasto pubblico.
Opportunità di collaborazione anche con partner locali e internazionali, promuovendo una rete di azione ambientale.
Torneo sostenibile
Uno dei primi progetti è Sustainability League in Norvegia: un torneo per squadre in cui si misura l’impatto ambientale attraverso degli indici di sostenibilità e che, allo stesso tempo, possa educare protagonisti e spettatori ad adoperarsi per un calcio più green.
Sostegno in crescita
Serve agire in fretta, utilizzando progetti e approcci differenti perché il calcio è più indietro rispetto ad altre realtà.
Bisogna riconoscere un cambiamento in positivo in termini di consapevolezza. È più frequente, adesso, che nello spogliatoio si affrontino temi come l’emergenza ambientale e che altri atleti si facciano delle domande.
Tanti giocatori hanno sposato la causa di We Play Green. Tra questi, oltre a suoi connazionali, anche Marcelo, Siem De Jong, Sofie Junge Pedersen.
Il Fifpro, il sindacato internazionale dei calciatori, ha premiato l’impegno di Thorsby con il “Player Activism Award”.
Lo sapevi che…
Thorsby nella stagione 2021/2022 ha scelto il numero di maglia 2, come i gradi di aumento della temperatura media del globo, oltre la quale si verificherebbe il surriscaldamento del pianeta.
Avrebbe voluto scegliere l’1,5 ma i regolamenti non glielo hanno consentito.
Tutti noi abbiamo un #Role2Play, tu fai qualcosa?